Lettera da un paese occupato
Un docente universitario americano racconta la censura e l'autocensura che stanno soffocando il mondo accademico sotto l'amministrazione Trump
Per alcuni anni ho collaborato con un centro di ricerca di una grande università di Mosca. L’ateneo finanziava agli affiliati “esterni” la partecipazione a dei workshop, in media semestrali, solitamente a Mosca o San Pietroburgo, in cui accademici russi potevano confrontarsi con colleghi di tutto il mondo, soprattutto europei e statunitensi, in un ambie…
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